LAUDATO SÌ – SULLA CURA DELLA CASA COMUNE [Papa Francesco]
IV – POLITICA ED ECONOMIA IN DIALOGO PER LA PIENEZZA UMANA
189. La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana. Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo.
COSÌ BANCHE E FINANZA CI ROVINANO LA VITA [Guerrieri – Giovanardi – Cattani]
VI – DAL 1929 AL 2008: UNA CRISI TIRA L’ALTRA
Pag. 91. A parte l’origine di tipo finanziario, nella crisi attuale interagiscono fenomeni nuovi, non presenti in altre situazioni del passato: l’esplosione demografica, il deterioramento ambientale, lo shock da globalizzazione che sta producendo effetti diversi da quelli previsti, tra cui il continuo aumento delle diseguaglianze. […]
Vi è però un elemento, o meglio, un personaggio in comune alle due crisi. Non si tratta di un banchiere o di un economista, ma di Pinocchio. Cosa c’entra il burattino di Collodi con le crisi del 1929 e 2008?
Spiega Giuliano Amato, uno che di crisi (politiche) se ne intende: «Pinocchio passò da babbeo quando, credendo al gatto e alla volpe, seminò zecchini d’oro sperando di raccoglierne di più. Come se i soldi si potessero magicamente moltiplicare, come se dal denaro si originasse, senza lavoro, denaro. Oggi, con la finanza del nostro tempo, Pinocchio sarebbe al vertice di una grande banca d’affari americana. Ma babbei siamo stati noi tutti che abbiamo lasciato crescere un sistema che moltiplicava la ricchezza finanziaria senza alcun legame con l’economia reale. Carta su carta. E’ anche così che si è generata la seconda più grande crisi dell’economia occidentale dopo quella del 1929». [1]
La cosa buffa e drammatica al contempo, è il perdurare della speculazione e di comportamenti scorretti da parte del sistema finanziario, che possono portare a crisi finanziarie ed economiche in grado di mettere in ginocchio le popolazioni del mondo intero.
Il tutto in un contesto di silenzio assordante da parte del mondo della politica.
Errare è umano, ma perseverare è diabolico!