Come temuto, i mercati reagiscono male e con forti vendite sia sull’azionario che sul mercato dei bond alla notizia del referendum greco (mentre l’euro resiste). Piazza Affari cede il 4,5% mentre lo spread BTp-Bund viaggia a metà giornata a 150 punti, in rialzo di 30 rispetto alla vigilia, dopo aver toccato anche i 200 punti nei primi cambi. A quel punto – come conferma Bloomberg – è intervenuta la Bce con gli acquisti in linea col piano di quantitative easing.
Dopo l’interruzione dei colloqui sul bailout tra creditori e autorità greche, la Bce ha congelato fondi vitali alle banche greche, lasciando Atene senza altra scelta se non chiudere gli sportelli per evitare il collasso. Banche e Borsa greche saranno chiuse per tutta la settimana, con un limite di 60 euro al giorno per il denaro contante ritirato ai bancomat. «Il rischio di una “Grexit” sta crescendo» scrive oggi in una nota Goldman Sachs.
La Borsa di Atene è quindi chiusa ma per avere l’idea di quanto stesse perdendo se fosse aperto è possibile osservare l’andamento dell’Etf quotato al Nasdaq, “Ftse Greece 20 Etf Grek”, che replica la performance dell’indice greco Ftse/Athex 20. Sta crollando del 17% in preapertura.