La politica di ribasso dei tassi di interesse posta in essere da BCE, Federal Reserve, e Bank of England da un lato agevola gli Stati (che possono pagare meno interessi sul debito pubblico) dall’altro costringe i risparmiatori ad assumersi maggiori rischi.
Per raggiungere remunerazioni che fino a pochi mesi era possibile ottenere senza particolari “affanni” oggi infatti è necessario adottare scelte diverse e inevitabilmente più rischiose.
In allegato un articolo de “Il Sole 24 Ore” del 8 maggio che analizza la situazione.