Il positivo andamento dei mercati azionari e obbligazionari nel 2012, il ritorno dello spread BTP-Bund sotto quota 300 sembrano fare passare in secondo piano le incognite che nel 2013 ci attendono.
“La crisi è lontana dall’essere superata” avverte Angela Merkel nel discorso del 31.12 ai tedeschi, confermando la tesi secondo la quale saranno necessari almeno 5 anni perché l’eurozona si riprenda completamente. Il 2013 sarà probabilmente ancora un anno di recessione per l’Europa, con l’eccezione forse proprio della Germania.
Dal punto di vista politico, nel 2013 sono da considerare le elezioni in Germania: il rischio del sopravanzare di una coalizione anti-europeista potrebbe rallentare il processo di riforme, in particolare di supporto ai paesi periferici.
Anche in Italia, in prossimità della scadenza elettorale sarà possibile un aumento della volatilità sui mercati domestici: rimane infatti l’incognita del mantenimento della credibilità e fiducia degli investitori internazionali per chiunque salga al Governo.
Negli USA, il problema del “Fiscal Cliff” è stato momentaneamente risolto, ma non superato: la situazione fiscale del Paese sarà uno dei temi dominanti del prossimo anno e condizionerà inevitabilmente l’andamento dei mercati finanziari.
Il prossimo tema da affrontare sarà il cosiddetto “Debt Ceiling” l’innalzamento del tetto del debito USA, oltre il quale il Governo non può indebitarsi.
A livello mondiale rimangono tensioni in Medio Oriente: Le sanzioni, la difficile situazione economica e le pressioni diplomatiche non sono riuscite a fermare il programma nucleare dell’Iran, la cui minaccia sta diventando una realtà.
Il rallentamento della Cina sembra al momento accantonato: rimangono tuttavia rischi per l’economia del Paese, caratterizzata ancora da una forte dipendenza dal settore estero.
In questo scenario come investire i propri risparmi in sicurezza? E’ bene consolidare i guadagni realizzati nel 2012, oppure conviene rimanere investiti sugli stessi mercati?
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